Negli anni venti del XVI secolo, all’alba dell’Età moderna, le regioni meridionali del Sacro Romano Impero Germanico sono scosse da insurrezioni popolari contro l’ordine costituito passate alla storia come “guerre contadine”. Tra la Contea del Tirolo e i Principati vescovili di Bressanone e Trento, un individuo carismatico osa sfidare le gerarchie tradizionali e immaginare un mondo nuovo in un’epoca di transizione e di grandi fermenti. Michael Gaismair, ex funzionario di rango divenuto capo dei ribelli, sogna un modello politico fondato sulla giustizia e l’uguaglianza, l’autogoverno di una comunità emancipata dal dominio oppressivo di nobiltà e clero, una repubblica dell’“uomo comune”. 

Ralf Höller ricostruisce con forza narrativa e respiro epico una breve stagione di rivolte e speranze – animate anche dalla Riforma protestante –, nonché la parabola di un ardito visionario condannato all’oblio nei secoli a venire. Tra documenti d’archivio, testimonianze e ipotesi, racconta la genesi e lo sviluppo di un’utopia politica: la prima bozza di “costituzione” moderna concepita per una società egualitaria. E ci regala un’appassionante vicenda di rivoluzione, fede e libertà che torna, cinquecento anni più tardi, a interrogare il presente.

«Chi era quel temibile antagonista degli Asburgo? Un semplice ribelle? Un rivoltoso che cavalcò con intelligenza spregiudicata le opportunità offerte dai tempi di guerra? Oppure un leader che attraverso le varie fasi del moto insurrezionale raggiunse davvero la maturità di un rivoluzionario?»

Ulrike Kindl 

«Ralf Höller non nasconde la propria simpatia per il ribelle tirolese Gaismair. Montando scene narrative come in un film, descrive inoltre nitidamente la vita della popolazione rurale nel Tirolo del primo Cinquecento.»

“Neue Zürcher Zeitung”

«Il miglior saggio in assoluto sulle guerre contadine: prendendo spunto dal leader ribelle Michael Gaismair, lo storico Ralf Höller ripercorre in modo avvincente una rivolta che almeno temporaneamente riscosse un indubbio successo.»

“Süddeutsche Zeitung”

«Un formidabile esempio di saggio scritto non solo per gli specialisti.»

Bernd Löffler, Rosa Luxemburg Stiftung